5 gennaio 2014 09.12

Sono trascorse appena 48 ore da quando il 30° Gruppo Navale ha lasciato, la mattina del 02 gennaio 2014, il porto emiratino di Dubai, per dirigere verso Mombasa, Kenya, e dare il via alla seconda fase della Campagna “Il sistema Paese in movimento”.

Per il 30° Gruppo Navale è iniziato l’anno all’insegna dell’addestramento e della cooperazione. Mollati gli ormeggi, infatti, la Rifornitrice di Squadra Etna, il Pattugliatore Borsini, la corvetta emiratina Abu Dhabi e il rispettivo elicottero Super Puma hanno dato vita ad un’esercitazione congiunta, conosciuta nel gergo militare come “Passex”. “Si tratta di un addestramento polifunzionale congiunto tra Marine Militari di differenti nazioni che transitano in medesime aree d’interesse strategico/operativo e che pianificano una serie di attività per testare la prontezza degli equipaggi e l’efficienza dei rispettivi mezzi ed apparati” spiega un Capitano di Corvetta del Servizio Operazioni ad un giovane ed attento Sottocapo alle prime armi.

Controllo del flusso comunicativo, monitoraggio e stesura della situazione inerente l’adiacente tratto di mare interessato, manovre di affiancamento tra le tre Unità navali, decolli ed appontaggi dell’elicottero emiratino Super Puma sul ponte di volo di Nave Etna ed infine intensa attività di “Boarding”, condotto dal “Security team” della Brigata San Marco di Nave Borsini, che ha provveduto ad una capillare ispezione simulata della corvetta Abu Dhabi. Contestualmente, a non molte miglia di distanza a bordo della Portaerei Cavour è stata condotta una frenetica attività di volo per il conseguimento ed il mantenimento di un adeguato livello di addestramento dei piloti degli Harrier AV8B+ e degli elicotteri EH101 ed AB 212.

Nave Bergamini, cogliendo l’opportunità del transito dell’Unità spagnola Alvaro De Bazan, impegnata in zona quale Flaghip del secondo gruppo navale permanente della NATO (SNMG2) nell’ambito dell’Operazione Ocean Shield per il contrasto alla pirateria, ha condotto, oltre alle consuete manovre cinematiche, un intenso scambio dati volto a testare la compatibilità e l’integrazione degli apparati di nuova generazione imbarcati.

Nel pomeriggio, al termine della prima giornata d’intense attività, l’attraversamento dello stretto di Hormuz ha schiuso le porte dell’Oceano Indiano al “Il sistema Paese in movimento”. Lo Stretto, da sempre storico crocevia commerciale e “collo di bottiglia” dall’alto valore strategico, convoglia buona parte del traffico energetico e petrolifero mondiale. Un lembo di terra ed un braccio di mare da sempre oggetto di contese e contestazioni mondiali; zona di confine, border line dai contenuti caldi, che vede protagoniste le più grandi potenze mondiali contendersene il passaggio.

Un’intensa attività addestrativa, quindi, che il giorno successivo, 3 gennaio 2014, è stata mirabilmente conclusa con un “titanico” incontro tra portaerei: l’italiana Cavour ha infatti condotto un’esercitazione con la statunitense Truman e la francese De Gaulle, presenti in zona con rispettivi Gruppi Navali, per attività addestrative ed operative. Un’occasione imperdibile per esercitarsi, interoperare e verificare le rispettive tattiche e capacità di difesa e di attacco, confrontandosi che le più avanzate Marine del mondo.

Una foto della Navi in formazione sancisce il raggiungimento dell’obiettivo intanto, nelle contigue acque Oceaniche, proseguono le attività addestrative pianificate a favore delle altre 3 Unità del 30° Gruppo Navale: il tutto prima di ricongiungersi alla volta del Continente Africano.

05 GEN 2014 - CAT