Fondato a Livorno nel 1916, l'Istituto vanta una storia prestigiosa nel campo della ricerca e della sperimentazione, legata non solo al nome del suo primo Direttore, l'Ammiraglio e Professore Giancarlo Vallauri, ma anche a quello dei numerosi scienziati che hanno operato all'interno dei suoi laboratori (da Marconi a Carrara, Boella, Brandimarte), dove il Capitano Ugo Tiberio sperimentò nel 1936 il primo radar italiano.I compiti assegnati all'Istituto Vallauri, configurato come Ente di Ricerca dal 1984, sono i seguenti:

  • lo studio dei problemi scientifici e tecnici inerenti le apparecchiature ed i sistemi che interessano la Marina Militare nel campo delle telecomunicazioni e l'elettronica, nonché la compilazione delle specifiche tecniche degli apparati e delle relative installazioni e la loro omologazione;

  • la valutazione di studi e progetti di nuove apparecchiature e nuovi sistemi nel campo dell'elettronica ai fini del loro eventuale sviluppo, nonché il controllo, il collaudo e le prove dei prototipi e di particolari apparecchiature, sistemi e componenti elettronici ai fini della loro omologazione;

  • l'esecuzione di studi, ricerche e sperimentazioni, anche in correlazione con altri enti delle Forze Armate, istituti di ricerca e sviluppo nazionali e stranieri, nonché con le industrie, al fine di contribuire al progresso scientifico e tecnico nella realizzazione delle apparecchiature e dei sistemi che rientrano nel campo della propria attività.;

  • fornire supporto tecnico logistico con riferimento alle attività di controllo della configurazione dei sistemi di telecomunicazione ed optoelettronici delle Unità Navali.

    L'Istituto Vallauri è diretto da un Capitano di Vascello del corpo delle Armi Navali,  ed è articolato su due distinte sedi: quella principale di Livorno e quella distaccata di Tirrenia.

    L'impiego dei laboratori di cui l'Istituto dispone, compatibilmente con le esigenze derivanti dall'assolvimento dei compiti istituzionali, è spesso orientato a soddisfare richieste di attività di misura in regime di permuta, avanzate da industrie del settore Difesa e non. L'Istituto partecipa al PNRM con attività di sperimentazione, caratterizzazione e valutazione dei prototipi e dimostratori tecnologici; un altro filone di attività è quello legato alla valutazione delle prestazioni dei sistemi TLC, RADAR, GE e IR imbarcati, o di supporto alle misure di qualifica ed accettazione dei nuovi sistemi. Nel caso particolare dei sistemi di Guerra Elettronica, l'Istituto viene sistematicamente coinvolto nell'approntamento dei sistemi delle Unità Navali di imminente impiego operativo, così da integrare con i propri assetti di misura le potenzialità degli Enti Tecnici responsabili dell'efficienza dei sistemi di bordo. La gestione integrata delle diverse attività di misura consente l'impiego ottimale dei mezzi cooperanti; ad esempio la nave oggetto delle misure prestazionali sugli apparati TLC di bordo rappresenta al contempo un bersaglio cooperante per la sperimentazione del dimostratore RADAR.

     



Organizzazione

L'Istituto è suddiviso funzionalmente in quattro sezioni, aventi diverse aree di competenza.
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