I marinai dei cieli            
L’Aviazione Navale è chiamata a operare in moltissimi scenari, non sempre strettamente legati al mare. Ne sono prova gli impegni sostenuti in Afghanistan, il concorso alle operazioni di ricerca e soccorso, emergenze umanitarie incendi boschivi. Il mare però resta l'ambiente di riferimento, tanto che ai piloti di marina tocca il privilegio di potersi dire “marinai dei cieli”.

Possono diventare piloti di Marina gli ufficiali dei Ruoli Normali del corpo dello Stato Maggiore, o gli Allievi Ufficiali Piloti di Complemento (AUPC). L’iter che forma il pilota è lungo e impegnativo, e inizia in Accademia Navale.

 

 

Gli ufficiali frequentano un corso pre-flight di 5 mesi in Accademia per essere poi inviati negli Stati Uniti, al corso di pilotaggio delle scuole di volo della US Navy.

Oltre ai piloti, l’Aviazione Navale forma ufficiali, sottufficiali e graduati tecnici, scelti tra il personale già in forza alla Marina oppure provenienti dal personale del ruolo truppa, che frequenta corsi altamente specializzati in Italia o negli Stati Uniti, per diventare uno professionista altamente specializzato.

L’Iter di carriera degli appartenenti all'Aviazione Navale è strettamente correlato al ruolo (ufficiale,
sottufficiale, graduati e truppa) e al corpo o alla categoria di appartenenza.

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