piloti1.jpgDopo un’intenso percorso addestrativo presso le scuole di volo della US Navy, i piloti di aviogetti, che negli Stati Uniti conseguono l’abilitazione al volo sul velivolo AV8B, rientrano in Italia e cominciano il loro addestramento presso il Gruppo Supporto Aerei Imbarcati (GRUPAER) di Grottaglie. I piloti si confrontano con le regole di volo italiane e studiano le tattiche aeree al combattimento aria-aria; inoltre cominciano ad interagire con le Unità Maggiori della Marina Militare, conseguendo la capacità di appontaggio (Carrier Qualification).

I piloti di elicottero, invece, al rientro dalle scuole di volo americane,  seguono differenti iter formativi a seconda delle necessità della Forza Armata, conseguendo l’abilitazione al volo sugli aeromobili EH-101 o SH-90 presenti nelle basi aeronavali di Luni-Sarzana, Grottaglie e Catania.

piloti2.jpgL’iter prevede la frequenza presso la Base di Catania, del corso teorico sulla specifica macchina per il quale sono stati selezionati, e successivamente vengono destinati ai Gruppi di Volo per completare la cosiddetta «Transizione Operativa» con la fase pratica del corso. Prima di raggiungere la qualifica Limited Combat Ready, ogni Aviatore di Marina frequenta l’Indottrinamento Tattico Equipaggi di Volo (TATAER) presso il Centro di Addestramento Aeronavale di Taranto (MARICENTADD).

Conseguite le prime qualifiche all’impiego operativo, comincia l’entusiasmante avventura a bordo delle unità della Squadra Navale della Marina, dove si conseguono le qualifiche per partecipare alle operazioni reali che permetterà di acquisire la specifica «caratteristica» nella formadi lotta antisommergibile (ASW) o eliassalto navale (EA).