Marina Militare

Una formazione che in Marina non finisce mai: l’inaugurazione dell’anno accademico è stata anche una giornata di studio

25 novembre 2021 Eloisa Covelli

Formare gli ufficiali della Marina Militare in uno scenario in costante evoluzione, è questo il compito principale dell’ISMM, Istituto di Studi Marittimi Militari di Venezia, che quest’anno dà il via all’anno accademico in concomitanza con l’anniversario dei suoi 100 anni. “Un traguardo importante che ci riempie di orgoglio – dice il contrammiraglio Andrea Romani, comandante dell’Istituto di Studi Militari Marittimi nei saluti iniziali - e che rinnova in noi la consapevolezza della grande responsabilità che ci viene dall’eredità di una lunga e prestigiosa tradizione formativa, iniziata il 1° novembre 1921 con la costituzione dell’Istituto di Guerra Marittima (IGM), nel comprensorio della Regia Accademia Navale di Livorno”. L’allora IGM diventa ISMM nel 1999 con il contestuale trasferimento nella città lagunare, diventata nel frattempo il polo culturale della Marina Militare.

“Qui si sviluppa il potere marittimo nazionale quindi quest’istituto ha una grande responsabilità” dice l’ammiraglio Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina, che con l’occasione fa la sua prima visita ufficiale a Venezia. “La formazione è un aspetto fondamentale per le nostre forze armate e per la loro efficienza – continua durante la cerimonia d’inaugurazione, trasmessa in diretta su Youtube - La tecnologia è sempre più spinta e la tecnologia va dominata e non subita. Per dominarla bisogna essere preparati, bisogna studiare e credere nella formazione”.

Una formazione che in Marina non finisce mai, tanto che l’Istituto organizza persino seminari per gli ammiragli destinati al comando operativo. E che non si ferma neanche nel giorno dell’inaugurazione dell’anno accademico, che è stata trasformata in una giornata di studio a beneficio dei frequentatori dell’87esima sessione del Corso Normale di Stato Maggiore, riconosciuto come Master universitario in Studi Strategici e Sicurezza Internazionale, grazie ad un accordo di collaborazione siglato con l'Università Ca' Foscari.

Al direttore della rivista di geopolitica Limes, Lucio Caracciolo, è stata affidata la lectio magistralis “L’Italia è il mare”. Mentre nel pomeriggio si sono susseguiti due panel. Il primo “Dall’origine della formazione superiore agli anni dell’autonomia di pensiero” ha visto gli interventi di Francesco Zampieri, docente di Strategia presso l’ISMM; Fabio De Ninno, ricercatore presso l’Università di Siena; del contrammiraglio (ris.) Roberto Domini, presidente CeSMar; dell’ammiraglio di divisione Vincenzo Montanaro, capo del III reparto Stato Maggiore Marina Militare. Nel secondo panel “Prepararsi alle sfide di un mondo che cambia” è intervenuto il giornalista Gianni Riotta; il direttore generale della divisione navi militari di Fincantieri, Giuseppe Giordo; il prof. Luciano Bozzo dell’Università di Firenze; il contrammiraglio (aus.) Giuseppe Schivardi, direttore del Centro Studi Militari Marittimi.

Con l’occasione è stata conferita la decorazione d’onore interforze al contrammiraglio (ris.) Pierpaolo Ramoino e la pergamena alla memoria – ritirata dalla moglie – al contrammiraglio (ris.) Antonio Flamigni.

La giornata di studi è terminata con l’intervento dell’ammiraglio di divisione Antonio Natale, comandante delle Scuole della Marina Militare.