​Per diventare Incursori della Marina Militare bisogna superare un corso della durata di circa un anno presso la Scuola Incursori di COMSUBIN. Il corso è riservato ai militari che non abbiano superato il ventinovesimo anno di età alla data di inizio del corso, inquadrati nel ruolo Ufficiali, Marescialli, Sergenti o nel ruolo Truppa in Servizio permanente; al personale volontario in ferma prefissata (VFP4) che non abbia superato il terzo anno di ferma alla data di inizio del corso o che, alla data di inizio corso, sia stato raffermato con riserva, nelle more dell'espletamento dell'iter di valutazione per il transito in servizi​o permanente alla data di inizio corso, nonché a personale volontario a ferma iniziale (VFI). Per questi ultimi il superamento del corso Incursori da titolo per il passaggio in servizio permanente effettivo (SPE).

 

Il test d'entrata

Il test non è uno sbarramento invalicabile, anche se la forma fisica è un requisito cui l'aspirante incursore dovrà dedicare parecchie ore della sua giornata, anche in fase di preparazione al corso.

Le prove selettive consistono in:

  • tuffo di piedi da un trampolino di 5 metri
  • prova di nuoto a stile libero
  • una corsa di 200 metri 
  • una corsa di 5000 metri 
  • trazioni alla sbarra
  • piegamenti sulle braccia e addominali
  • salita su fune
  • salto in alto
  • prove di acquaticità con e senza autorespiratore.

Il corso ordinario incursori è altamente selettivo, dura circa un anno, è diviso in quattro fasi (combattimento terrestre, combattimento in acqua, fase anfibia, condotta di operazioni complesse) e rappresenta per i futuri incursori il primo gradino di una preparazione di base che li metterà in grado di entrare nelle squadre operative del Reparto ove integreranno le proprie conoscenze e capacità  e dove acquisiranno la "combat readiness".

Prima fase - combattimento a terra

Dura dodici settimane e prevede il superamento di numerosi test fisici e la formazione all'impiego delle armi e degli equipaggiamenti, alla conoscenza della topografia e più in generale a tutto quello che concerne il movimento tattico individuale e di pattuglia sul terreno. Si comincia inoltre a sviluppare tecniche di difesa personale e si acquisiscono i primi rudimenti di movimenti su parete rocciosa che saranno perfezionati nel prosieguo del corso. La giornata tipo comincia con corsa e ginnastica e prosegue con  lezioni teoriche e attività pratica diurna e notturna.

Mano a mano che si acquisiscono nuove capacità operative, aumenta anche la preparazione fisica e, ovviamente, le difficoltà da superare. L'allenamento diventa sempre più intenso, con marce veloci in assetto pesante fino ad una prova  finale di 40 chilometri di marcia notturna da svolgere in non più di 7 ore, con un carico di 18 chili di equipaggiamento.

Seconda fase - combattimento in acqua

E' la fase più dura e selettiva. Dura tredici settimane. L'attività è dedicata prevalentemente al  nuoto in superficie e in immersione, sia di giorno che di notte. In questa fase gli allievi dovranno dimostrare di essere a loro agio sott'acqua e di saper coprire lunghe distanze a nuoto con i propri equipaggiamenti.

L'allievo acquisisce in questa fase anche capacità di condotta di gommoni veloci e viene sottoposto a un esame pratico e teorico durante il quale dovrà dimostrare di avere appreso, tra l'altro, anche nozioni di nautica e aerofotografia.

Terza fase - fase anfibia

Dura dodici settimane. In questa fase gli allievi dovranno apprendere le tattiche e tecniche per passare dal  mare alla terra e viceversa e perfezioneranno le loro conoscenze con l'impiego di diversi tipi di armi speciali in dotazione, acquisendo esperienza sia nel tiro mirato che in quello istintivo/operativo.

Impareranno anche a usare gli esplosivi e le cariche da demolizione nonché ad operare da/con elicotteri.  Questa fase si conclude con tre esercitazioni notturne di ricognizione o di attacco di tipo anfibio, contro obiettivi sulla costa e/o unità navali.

Quarta fase – condotta di operazioni

E' l'ultima fase del corso. Per 15 settimane, gli allievi dovranno dimostrare di saper integrare tutto quanto appreso e metterlo in pratica in ogni ambiente operativo, di saper pianificare un'operazione speciale e di saper gestire i mezzi necessari.

Gli ultimi test consistono in una complessa esercitazione finale e in una verifica scritta e orale su quanto appreso durante tutto il corso. A chi è giudicato idoneo viene consegnato, durante una solenne cerimonia, il brevetto e l'ambìto basco verde degli incursori e transita nelle file del Gruppo Operativo Incursori .

Le specializzazioni

Transitati al GOI i neo brevettati integrano la preparazione frequentando il corso di paracadutismo e continuando la formazione sulle tecniche, tattiche e procedure operative  in uso al Reparto. E' in questo momento, inoltre, che i neo-incursori cominciano ad operare con gli equipaggiamenti e i mezzi ad alta classifica di segretezza del GOI. In realtà però la formazione continua durante tutta la carriera con la frequenza di un grande numero di corsi (ad esempio di paracadutismo ad apertura comandata, di rocciatore, di tiratore scelto, esperto in soccorso medico ecc…) in Italia e all'estero presso le migliori scuole militari e civili.