Marina Militare

I fanti di Marina presero parte a numerose azioni. La cronologia completa elaborata dall’Ufficio Storico della Marina Militare

12 aprile 2019 Natalia Marra

Nel periodo che va dal primo dopoguerra fino al 1945, i “Leoni” di Venezia parteciparono a numerose azioni: dalla Grecia alla Jugoslavia, dall’Etiopia alla Cina. L’Ufficio Storico della Marina Militare ha elaborato la cronologia completa di tutte le azioni a cui presero parte. Tra 1919 ed il 1922, reparti del Battaglione furono impiegati in Anatolia. Nel 1923, reparti del Battaglione parteciparono allo sbarco a Corfù.

Nel 1924 la presenza italiana in Cina fu regolamentata con l’istituzione del Battaglione italiano in Cina formato da personale del Battaglione San Marco che prese parte a tutte le numerose crisi internazionali (in particolare provocate dagli interventi giapponesi). Nel 1936-37 fu costituito un mezzo Battaglione poi ribattezzato “Battaglione San Marco in Africa Orientale” che prese parte alla campagna di Etiopia, partecipando anche alla occupazione di Addis Abeba .

Nel 1939 fu impiegato nella brevissima campagna di occupazione dell’Albania. Nel 1940-41, ricostituitosi come Reggimento, fu impiegato a livello di Battaglione sul fronte balcanico, occupando le isole ioniche (Corfù, Cefalonia, Zante e Santa Maura). Prese altresì parte alla campagna di Grecia e di Jugoslavia, occupando l’isola di Veglia ed altre isole dalmate, rimanendo a difesa del Canale di Corinto.

Nel 1941 furono istituiti reparti speciali del Reggimento che successivamente confluirono nei battaglioni Nuotatori Paracadutisti

A partire del novembre del 1941, il 3° Battaglione partecipò alle operazioni in Africa settentrionale, distinguendosi nel contrasto all’operazione Agreement (13 e 14 settembre 1942) condotta dai britannici contro Tobruk.

Due battaglioni furono impiegati nella occupazione della Corsica (novembre 1942) e quindi in Tunisia (dal 1942 al 1943) dove i Battaglioni Grado e Bafile dipesero direttamente dal Comando di Reggimento combattendo nel nord del Paese, mentre il battaglione Tobruk alle dipendenze della I^ Armata, combatteva nel sud del Paese.

Dopo l’8 settembre, il Reggimento fu ricostituito in Puglia, ed entrò man mano in linea con i suoi battaglioni.

Il Battaglione Bafile, fin dall’aprile del 1944, dapprima sul fronte di Cassino con il 1° Raggruppamento motorizzato quindi alle dipendenze del Corpo Italiano di Liberazione (CIL), affiancato, a partire dalla fine di giugno, dal Battaglione Grado, distinguendosi nei combattimenti di Belvedere Ostrense e partecipando alle operazioni che portarono a fine agosto alla liberazione di Cagli ed Acqualagna.

Con il ritiro dal fronte del CIL, i battaglioni confluirono nel neocostituito Gruppo di Combattimento Folgore assieme al Reggimento Paracadutisti Nembo, entrando poi in linea nel febbraio del 1945 con tutti e tre i battaglioni (Bafile, Grado e Caorle), operando nelle valli del Senio e del Sillaro e partecipando alle operazioni finali sul fronte italiano concorrendo alla liberazione di Bologna e terminando la campagna a Bolzano. Nel frattempo, uomini del reparto Nuotatori Paracadutisti partecipavano alle operazioni lungo la costa adriatica giungendo fino a Venezia.

Prima parte