31 luglio 2013 11.23

Prosegue in Mar Tirreno la campagna di addestramento e di familiarizzazione con la navigazione per Nave Italia, dopo avere toccato i porti di La Spezia, Livorno, Civitavecchia, Olbia e Genova. Grazie all'accordo tra lo Yacht Club italiano e la Marina Militare, che hanno creato la fondazione Tender to nave Italia onlus, in questi giorni il più grande brigantino a vela del mondo, con equipaggio composto da personale della Marina Militare, naviga nei pressi di Olbia con i ragazzi della Scuola Media Tola di Sassari.

La campagna in mare, iniziata ad aprile e il cui termine è previsto per fine ottobre, ha lo scopo di aiutare le persone, spesso bambini, con disabilità fisiche, psichiche o sociali ad acquisire autostima e consapevolezza delle proprie capacità e del proprio valore umano. 

Ogni settimana, dal martedì al sabato, imbarcano gruppi di associazioni provenienti da tutta Italia. Quella che nave Italia propone è un'esperienza nuova, che esce dagli schemi abituali a cui questi gruppi sono abituati. I gruppi, con i loro accompagnatori (medici, psicologi, educatori), salgono spesso impauriti e preoccupati ma al termine dell'esperienza sbarcano sempre a malincuore, entusiasti dell'esperienza fatta e arricchiti. 

Un cuoco di bordo, il sottocapo di seconda classe Davide Perotti, ha scritto una poesia in romanesco e l'ha pubblicata su facebook sul gruppo amici di Nave Italia. 

«Al momento dei saluti dei gruppi, nel leggere la poesia, noto immancabilmente che viene molto apprezzata da tutti, ragazzi e accompagnatori». Queste le parole del comandante di nave Italia, capitano di vascello Andrea Barbalonga, che aggiunge: «Molti si commuovono. Penso sia perfetta per rendere l'idea di ciò che facciamo e di ciò che ci rende orgogliosi nello svolgere questo incarico».

Davide "Manzotin" Perots

[ Nave Italia ]

Er silenzio rimbomba su sta barchetta.
ner mare ca' circonda lei naviga de fretta.
Da quassù c'è na' vista mozzafiato,
E ogni ragazzino ne resta affascinato.

Siamo militari sopra sto brigantino,
Quello che facciamo ha solo un obiettivo:
vede' su quei visini un sorriso sbarazzìno.

Quando infine se rientra in porto pe i saluti,
Qualche lacrima appare sui dispiaciuti.
Vennero tutti un pochino preoccupati
Ora che sbarcano se vede, so maturati.

Mentre vanno uno de loro s'avvicina e dice:
Grazie pe tutto chef, mo' so' più felice.
Poche parole dette da sto ragazzetto
Che ar marinaio je rimbomba er petto.
A te che diffidi nello scopo de sto progetto;
fidate de me,
nn hai visto la gioia in quel bimbetto.

Perots

31 LUG 2013 - PAG