3 gennaio 2014 10.27

E’ quasi mezzanotte, le 21.00 circa in Italia, e sul ponte di volo della Portaerei Cavour si riempiono i calici per brindare al nuovo anno. A far da cornice è il porto della città di Dubai, ultima tappa della prima fase della prestigiosa Campagna “Il Sistema Paese in movimento” condotta dal 30° Gruppo Navale.

Gli ospiti si sono da poco trasferiti dall’hangar, posto nel ventre della nave, all’aperto, sul ponte di volo, in modo da assistere allo spettacolo dei più maestosi fuochi d’artificio del mondo. L’aria fresca abbassa bruscamente la temperatura di una serata che fino a quel momento aveva acceso i cuori degli ospiti con il fuoco della solidarietà, alimentato da toccanti racconti di drammatiche storie, di speranze mai sopite per porre fine a crudeli sofferenze.

Gli occhi degli ospiti sono ancora lucidi per l’emozione suscitata dalla commossa testimonianza di un padre la cui figlia è affetta dalla micidiale sindrome di Rett, seguita da quella di un padre che ha perduto la figlia all’età di soli due anni. Si tratta di due portavoce delle associazioni  Rett Syndrome Research Trust e Anna4children, di due padri italiani che vivono da tempo a Dubai.

Gli ospiti hanno versato una quota per la partecipazione all’evento ed alcuni hanno generosamente aderito all’asta di beneficenza, consentendo la raccolta di fondi che sono stati totalmente devoluti a favore delle suddette associazioni, di Operation Smile - che si appresta ad impiegare le sale operatorie di nave Cavour per interventi maxillo-facciali a favore di 200 bambini – e della Croce Rossa Italiana, che insieme alla Fondazione Rava - impegnata nella lotta alla cecità infantile - sono partner della Campagna Navale.

Lo scopo benefico dell’evento è stato il miglior preludio alla seconda fase della spedizione, ossia quella che vedrà il 30° Gruppo Navale, con l’abbraccio della sua circumnavigazione, operare con genuino e generoso slancio in vari paesi dell’Africa. Si tratta di una fase molto attesa da parte degli equipaggi, nell’unanime convinzione che lascerà un segno indelebile nei cuori dei marinai, tradizionalmente mossi da quel peculiare spirito di solidarietà che appartiene a quanti fanno del mare la propria professione.

Per gli uomini e donne del 30° Gruppo Navale che hanno lavorato per la preparazione dell’evento è un Capodanno di lavoro, tuttavia il personale è sereno e si sente ripagato dalla soddisfazione morale di un opera svolta a fin di bene, incorniciata nell’unanime soddisfazione e gratitudine dei presenti, che sono stati accolti con l’inconfondibile ospitalità e calore tipici della famiglia marinara.

L’Ammiraglio di Divisione Paolo Treu, comandante delle Forze d’Altura e del 30° Gruppo Navale, impugna il microfono e lancia il suo messaggio augurale, rivolgendolo con priorità agli equipaggi delle navi delle Forze d’Altura impegnate in mare ed in particolare a quelle in navigazione nel Canale di Sicilia per l’Operazione Mare Nostrum, quindi agli equipaggi delle navi del 30° Gruppo Navale ed in particolare al personale adoperatosi per organizzare l’evento, al lavoro anche la notte di Capodanno. Viene interrotto dall’applauso di tutti i presenti e quindi conclude rivolgendo un affettuoso augurio a tutti gli ospiti. Seguono gli auguri dell’Ambasciatore e del Console, che rinnovano la loro ammirazione e gratitudine nei confronti degli equipaggi.
Il conto alla rovescia scandisce gli ultimi secondi di un 2013 che se ne va e il 30° Gruppo Navale è ormai in rotta verso il nuovo anno.

Il buio della notte è lacerato all’improvviso dalla potenza dei fuochi d’artificio, che tuttavia non riescono a nascondere l’ombra della lontananza dei famigliari, lontananza il cui sapore amaro è quello stesso provato nel giorno di Natale.
Fra i familiari presenti, tutti indistintamente giunti a Dubai a proprie spese, la moglie di un sottufficiale dichiara con soddisfazione: “Sono fiera di mio marito. Non è la prima volta che lui trascorre le festività lontano da casa. Adesso che le nostre figlie sono cresciute e sono un po’ più indipendenti, ho potuto finalmente raggiungerlo come avrei sempre desiderato fare.” 

Scocca la mezzanotte, in alto i calici: ci si ritrova tutti insieme sul ponte di volo, lontani geograficamente dall’Italia ma di fatto istituzionalmente su di essa, su uno splendido pezzo di Italia in movimento, coesi ed uniti in un grande collettivo abbraccio nazionale. Si brinda simbolicamente a parenti ed amici, a sogni, speranze e traguardi di vita in attesa d’alzare nuovamente i calici, dopo tre ore, quando sarà capodanno anche in Italia.

03 GEN 2013 - GEN