13 febbraio 2014 12.01

Durante la sosta a Città del Capo (Sudafrica) della Campagna “Il Sistema Paese in movimento”, a bordo della rifornitrice Etna dal 05 al 11 febbraio, i volontari della Fondazione Francesca Rava (N.P.H.) e il team medico di bordo hanno effettuato degli accertamenti medico-oculistici a favore dei bambini sudafricani.

“La Fondazione” spiega Giorgio Dainotto, responsabile e coordinatore delle attività “è nata 14 anni fa dopo la morte di Francesca in un incidente stradale, a soli 26 anni, dal desiderio della famiglia, degli amici e colleghi di mettersi al servizio degli altri e dall’incontro con N.P.H., organizzazione internazionale che salva e accoglie bambini orfani e abbandonati nei paesi più poveri nel mondo”.

A bordo di nave Etna, i volontari effettuano a titolo gratuito, visite a favore di bambini sudafricani provenienti dalle periferie più povere della città. Quella del Sudafrica rappresenta la terza tappa per Fondazione Rava, dopo quella di Mombasa e Maputo. Sino ad ora sono state effettuate ben 1206 visite e sono stati donati 290 paia di occhiali.

Ad affiancare i medici della Fondazione vi sono le Infermiere Volontarie del Corpo della Croce Rossa Italiana ed il personale della Marina Militare. “Si gioca, si colora e si balla”: a raccontarci la giornata “tipo” di un accompagnatore è una giovane sottocapo intenta nella distribuzione dei pasti. È la sesta volta che Elena svolge il servizio di tutor. “Indipendentemente dal turno per garantire a tutti un po’ di tempo libero in porto, non si va mai via in franchigia senza passare a salutare i bimbi”. Ha un foglio in mano, che custodisce gelosamente. “E’ un regalo” precisa. Sul quel disegno due nomi: “Elena e Bonganne”. “Tornando a casa lo incornicerò. Un pensiero indimenticabile che custodirò tra i ricordi più belli di questa esperienza”.

È il momento dei saluti. Tutti agitano le mani e regalano sorrisi, e c’è anche chi allontanandosi cerca lo sguardo della sua marinaia preferita.

13 FEB 2014 - CAT
Agg. 13 FEB - TRI