​Il DNSSM ha operato per la salvaguardia della vita umana in mare, il contrasto ai traffici illeciti mirato all’ arresto degli scafisti ed alla cattura delle 'navi madre' e alla prevenzione sanitaria, mediante il contenimento e lo screening dei migranti prima del loro arrivo sulle coste nazionali.
Per questa esigenza la Marina ha impegnato 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 circa 500 militari così distribuiti:

  1. 1 nave anfibia tipo LPD o Nave ETNA, sede del Comando del 29° Gruppo Navale (CGN 29) con funzione di hub logistico–sanitario, in grado di ospitare i rappresentanti di altri Dicasteri/Organismi nazionali/internazionali coinvolti nell'operazione;
  2. 3 navi del tipo Pattugliatore d’altura o Corvetta;
  3. 1 elicottero EH101 o SH90 imbarcato;
  4. 2 elicotteri AB – 212 imbarcati;
  5. 1 sito logistico avanzato (Forward Logistic Site – FLS) ubicato a Lampedusa con compiti di supporto logistico alle unità.


 

In due mesi di attività in mare i nostri equipaggi hanno:

  1. portato in salvo 4608 persone delle 13668 complessivamente recuperate oltre che dalla Marina Militare, anche  dai mezzi delle Capitanerie di Porto, della Guardia di Finanza e dalle navi mercantili;
  2. gestito 6 emergenze sanitarie tra cui il lieto evento della nascita di un bambino a bordo di Nave Etna;
  3. catturato 1 "nave madre";
  4. consegnato all' Autorità Giudiziaria nazionale 19 presunti scafisti.


 

La fine del 2014 ha coinciso con il termine delle operazioni condotte dal Dispositivo Navale di Sorveglianza e Sicurezza Marittima (DNSSM) attivato successivamente all'Operazione Mare Nostrum.