Nel complesso teatro politico, sociale e militare della Georgia, dallo scorso mese di settembre opera una missione di circa 200 osservatori non armati dislocati lungo le zone “calde” di confine di Abkhazia e Sud Ossezia.

Tra questi anche un contingente italiano composto da 35 militari di diverse Forze Armate al comando del Capitano di Fregata Lorenzo Tavella, della Marina Militare, con base a Zugdidi e responsabile del controllo della linea di confine abkhazo-georgiano. Dal comando italiano dipendono anche 25 osservatori tedeschi, 5 cechi e 5 lituani.

La missione ha il compito di verificare il ritiro delle truppe russe che stazionavano in quest’area della Georgia dopo la guerra d’agosto, controllare il rispetto del cessate il fuoco e la demilitarizzazione della zona a ridosso del confine.

Accanto agli aspetti più propriamente militari, la missione, grazie all’apporto di quattro specialisti appartenenti al Ministero degli Esteri, s’interessa anche di cooperazione civile. In particolare del rispetto dei diritti umani e del monitoraggio della situazione dei numerosi rifugiati georgiani provenienti dall’Abkhazia che hanno trovato protezione nella zona di Zugdidi.