Per la particolarità dell'intervento richiesto l'Operazione Lassing merita sicuramente una trattazione particolare

 

 

Il giorno 27 luglio 1998 in tarda serata, verso le 19,30 circa, il Capo di stato maggiore di COMSUBIN è stato allertato da Maristat a seguito di una richiesta internazionale di soccorso che era pervenuta tramite i canali ufficiali da un paesino della Stiria (Steiermark), in Austria, dove vi era stata una frana in una miniera. Nove giorni prima, infatti, era franata la volta della miniera stessa e parte dei cunicoli superiori. A seguito del crollo, un operaio era sicuramente rimasto intrappolato all’interno di uno degli innumerevoli corridoi che si diramavano dal tunnel di discesa e risalita dell’ascensore. Una squadra di soccorritori, composta quasi esclusivamente da personale della miniera, è intervenuta per portare soccorso immediato. Mentre stavano ispezionando i livelli più bassi a salire ad una profondità da 200 metri circa, eseguendo una ricerca sistematica per ritrovare il sinistrato, un altro crollo li ha colti di sorpresa. Quest’ultimo era di proporzioni sicuramente maggiori, tanto da coinvolgere tutti i livelli della miniera. Il cedimento è stato così vasto e repentino da creare in pochi minuti, laddove alcuni istanti prima vi erano prati ed abitazioni, un lago di circa 100 metri di diametro e 30 di profondità. In breve, un torrentello che è sempre passato di lì lungo il suo nomale corso, si è trasformato nell’immissario ed emissario del lago appena creatosi, andando a sommarsi alle infiltrazioni sotterranee che rapidamente hanno saturato la miniera di acqua e fango.
Delle 15 persone inviate in miniera, 10 non sono più tornate in superficie.

Il primo intervento è stato quello di deviare il torrente, prosciugare il lago con pompe di grande esaurimento, per poi procedere ai soccorsi che sarebbero stati condotti, nei punti di più probabile rifugio e fuga per i sinistrati, a mezzo di grosse trivelle.
Appare evidente come una premessa di questo tipo non poteva essere omessa, pena la chiara comprensione della motivazione della chiamata di soccorso. Infatti a seguito del recupero di un superstite, grazie ad una trivella, durante il nono giorno dopo il crollo, questi aveva manifestato evidenti segni di malattia da decompressione, trattata poi con la Tabella 6 di W.-G. presso la camera iperbarica dell’ospedale di Graz. Era ragionevole imputare la patologia all’incremento della pressione sui compartimenti sotterranei che si erano creati a causa degli smottamenti. Questo aumento incontrollato di pressione era originato dalla enorme quantità di fango ed acqua riversatasi all’interno della miniera. A seguito del recupero di questo infortunato le autorità hanno preso coscienza che se avessero dovuto trattare anche gli altri 10 sinistrati non avrebbero avuto altro che una camera di decompressione monoposto. Di qui è scaturita la richiesta di soccorso.